QUESTO MONDO NON MI RENDERA CATTIVO. (2021)
(serie d'animazione)
Regia di: Zerocalcare
Creata da: Zerocalcare
Scritta da: Zerocalcare
Prodotto da: Davide Rosio, Giorgio Scorza
Produzione: Movimenti Production, Bao Publishing, DogHead Animation Studio
Animazioni: DogHead Animation Studio
Edizione Italiana: Netflix
Episodi: 6 da 25/30' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 9 GIUGNO 2022
La seconda esperienza del fumettista Zerocalcare nel mondo delle produzioni animate riguarda una storia più lunga e leggermente più articolata della prima, ma scritta precedentemente a questa e tenuta in un cassetto.
Sempre con i piedi nell'attualità, la storia di Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo ci porta all'incontro tra il protagonista e un suo amico d'infanzia, da tempo lontano dal quartiere dopo diversi anni trascorsi in comunità. Il suo ritorno coincide con la nuova rivolta degli abitanti per l'arrivo di un gruppo di migranti presso una struttura del posto, portando due fazioni di cittadini a scontrarsi, una a favore e l'altra contro, fomentata quest'ultima da gruppi di estremisti di destra. Zero, Secco, Sarah e i loro amici sono pronti a contribuire alla causa, ma cosa succede se un loro amico si trova nella fazione opposta?
Nuove tematiche, nuovi contesti ma stessi personaggi, stessa struttura narrativa e divagazioni di qualunque tipo. Con queste poche parole si può descrivere la nuova avventura del noto fumettista romano alle prese con dei problemi che è possibile riscontrare in tutta la penisola, raccontati con il suo classico umorismo e quasi esclusivamente con la sua sola voce, che porta qualunque spettatore ad empatizzare velocemente con la sua inadeguatezza e il suo spirito sensibile, ridendo delle espressioni del suo amico Secco (a quando una serie tutta sua?) e della sua coscienza, l'Armadillo, della serietà della loro amica Sarah e facendo la conoscenza di altri personaggi del quartiere. Non manca l'occasione neanche per fare un tuffo nel passato o nella mente e nei ragionamenti del protagonista, con pochi argomenti che allargano il calderone di quelli trattati, come la politica, l'accoglienza e poco altro.
Il dramma vissuto da una persona molto vicina al protagonista fa scaturire molti ragionamenti e pensieri. La pesante eredità di un passato, del quartiere, della famiglia e degli stessi amici condizionano la vita e il futuro di un amico e, di riflesso, anche la propria. Pensieri e riflessioni alla base di tutta la vicenda raccontata da questa serie.
Con il comparto grafico che rispecchia quello della precedente produzione, con staff, stili e quant'altro rimasto invariato e solo piccoli sprazzi di sperimentazione tra pixel-art e stop-motion, il salto di qualità questa nuova serie la fa con le musiche. L'apporto della colonna sonora questa volta è molto più importante ed imponente, con una scelta molto azzeccata tra pop e classici italiani e stranieri di qualche decennio fa che ben accompagnano i momenti in cui il protagonista mette in pausa la sua narrazione. Un aspetto che si nota quasi immediatamente e che, insieme alla lunghezza quasi raddoppiata degli episodi e poche nuove voci oltre alle due principali (Zerocalcare e Valerio Mastandrea), dà una nuova dimensione alla produzione.
Il risultato, manco a dirlo, è sempre ottimo. Un salto all'interno di un mondo attuale quanto drammatico, anche spietato, ma che nasconde sempre qualche briciolo di azzurro all'orizzonte, la possibilità che in fondo l'animo umano non è totalmente compromesso, ma, con un po di buona volontà, è possibile trovare qualcosa da salvare. Unico appunto, per le tematiche trattate, questa serie potrebbe essere poco digerita in alcune parti del mondo in cui il problema dei migranti è vissuto in modo differente o assente, rispetto alle tematiche della precedente.
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(2021)
(serie d'animazione)
Regia di:
Zerocalcare
Creata da:
Zerocalcare
Scritta da:
Zerocalcare
Prodotto da:
Davide Rosio, Giorgio Scorza
Produzione:
Movimenti Production, Bao Publishing, DogHead Animation Studio
Animazioni:
DogHead Animation Studio
Edizione Italiana:
Netflix
Episodi:
6 da 25/30' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 9 GIUGNO 2022
La seconda esperienza del fumettista Zerocalcare nel mondo delle produzioni animate riguarda una storia più lunga e leggermente più articolata della prima, ma scritta precedentemente a questa e tenuta in un cassetto.
Sempre con i piedi nell'attualità, la storia di Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo ci porta all'incontro tra il protagonista e un suo amico d'infanzia, da tempo lontano dal quartiere dopo diversi anni trascorsi in comunità. Il suo ritorno coincide con la nuova rivolta degli abitanti per l'arrivo di un gruppo di migranti presso una struttura del posto, portando due fazioni di cittadini a scontrarsi, una a favore e l'altra contro, fomentata quest'ultima da gruppi di estremisti di destra. Zero, Secco, Sarah e i loro amici sono pronti a contribuire alla causa, ma cosa succede se un loro amico si trova nella fazione opposta?
Nuove tematiche, nuovi contesti ma stessi personaggi, stessa struttura narrativa e divagazioni di qualunque tipo. Con queste poche parole si può descrivere la nuova avventura del noto fumettista romano alle prese con dei problemi che è possibile riscontrare in tutta la penisola, raccontati con il suo classico umorismo e quasi esclusivamente con la sua sola voce, che porta qualunque spettatore ad empatizzare velocemente con la sua inadeguatezza e il suo spirito sensibile, ridendo delle espressioni del suo amico Secco (a quando una serie tutta sua?) e della sua coscienza, l'Armadillo, della serietà della loro amica Sarah e facendo la conoscenza di altri personaggi del quartiere. Non manca l'occasione neanche per fare un tuffo nel passato o nella mente e nei ragionamenti del protagonista, con pochi argomenti che allargano il calderone di quelli trattati, come la politica, l'accoglienza e poco altro.
Il dramma vissuto da una persona molto vicina al protagonista fa scaturire molti ragionamenti e pensieri. La pesante eredità di un passato, del quartiere, della famiglia e degli stessi amici condizionano la vita e il futuro di un amico e, di riflesso, anche la propria. Pensieri e riflessioni alla base di tutta la vicenda raccontata da questa serie.
Con il comparto grafico che rispecchia quello della precedente produzione, con staff, stili e quant'altro rimasto invariato e solo piccoli sprazzi di sperimentazione tra pixel-art e stop-motion, il salto di qualità questa nuova serie la fa con le musiche. L'apporto della colonna sonora questa volta è molto più importante ed imponente, con una scelta molto azzeccata tra pop e classici italiani e stranieri di qualche decennio fa che ben accompagnano i momenti in cui il protagonista mette in pausa la sua narrazione. Un aspetto che si nota quasi immediatamente e che, insieme alla lunghezza quasi raddoppiata degli episodi e poche nuove voci oltre alle due principali (Zerocalcare e Valerio Mastandrea), dà una nuova dimensione alla produzione.
Il risultato, manco a dirlo, è sempre ottimo. Un salto all'interno di un mondo attuale quanto drammatico, anche spietato, ma che nasconde sempre qualche briciolo di azzurro all'orizzonte, la possibilità che in fondo l'animo umano non è totalmente compromesso, ma, con un po di buona volontà, è possibile trovare qualcosa da salvare. Unico appunto, per le tematiche trattate, questa serie potrebbe essere poco digerita in alcune parti del mondo in cui il problema dei migranti è vissuto in modo differente o assente, rispetto alle tematiche della precedente.